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Tecnicamente parlando

Parliamo di riduttori epicicloidali micro a gioco ridotto

Ogni tanto i clienti ci chiedono di realizzare riduttori epicicloidali di piccole o piccolissime dimensioni (con un diametro quindi inferiore ai 30mm), caratterizzati da un gioco minimo all’albero di uscita (meno di 3’-5’). Facciamo un po' di chiarezza su questo tema...

Vorrei dedicare il post di oggi a un breve approfondimento tecnico per fare un po’ di chiarezza su un argomento che può dare adito a qualche dubbio.

Ogni tanto capita che i clienti ci chiedano di realizzare riduttori epicicloidali di piccole o piccolissime dimensioni (con un diametro quindi inferiore ai 30mm), caratterizzati da un gioco minimo all’albero di uscita (meno di 3’-5’).

Si tratta di richieste che derivano fondamentalmente dalla necessità di ottenere sia un alto livello di precisione sia una ripetibilità del posizionamento. Parliamo quindi di esigenze tipiche di ambiti come robotica o movimentazioni di assi in miniatura in primis, ma anche – seppur più raramente – di contesti in cui questi particolari riduttori vengono utilizzati come alternativa a costose elettroniche di pilotaggio dei motori elettrici a cui sono collegati.
Faccio alcune considerazioni…

Prima di tutto va detto che per ottenere un riduttore a gioco ridotto è necessario che gli ingranaggi in questione abbiano un grado di qualità molto elevato (parliamo di DIN5-6), ottenibile esclusivamente attraverso la rettifica dei denti (in genere a seguito di un inevitabile trattamento termico). Gli assi dei satelliti, inoltre, devono essere caratterizzati da un errore di posizionamento di pochi micron, come generalmente accade per tutti gli assemblaggi di corone, flange, gioco tra satelliti e spine ecc.

Oggi le lavorazioni meccaniche a CNC consentono di ottenere livelli di precisione notevoli e questo è innegabile, anche se – e con questa personale considerazione potrei farmi qualche nemico – sono convinto del fatto che, quando si parla di produzioni di serie, i micron siano più nella matita dei disegnatori che non nella pratica. A questo si aggiunge l’ostacolo non indifferente rappresentato dalla attuale concreta impossibilità di rettificare ingranaggi di qualche millimetro di diametro a causa della mancanza di tecnologia adeguata, dato di fatto di cui non possiamo non tenere conto.

Considerate inoltre che generalmente tutti i riduttori epicicloidali a gioco ridotto di dimensioni comuni (e quindi superiori ai 50-60mm di diametro) vengono comunque selezionati, in quanto è quasi impossibile ottenerli per definizione di processo. Tornando quindi a parlare di questi prodotti fuori standard particolarmente costosi, io consiglio di approfondire sempre con costruttori o rivenditori con quale carico applicato al riduttore viene garantito il gioco (parliamo di rigidità torsionale) e per quante ore di utilizzo. Questo perché anche la normale lucidatura degli evolventi dopo un certo tempo di funzionamento può causare alcune variazioni peggiorative.

Concludendo… A livello generale il mio consiglio è quindi quello di orientarsi verso prodotti di tipo diverso come per esempio i riduttori Harmonic Drive® realizzati con una diversa tecnologia costruttiva, oppure di accettare qualche compromesso e affidarsi alle sapienti mani di un elettronico…

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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