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Facciamo il punto sul 2014

Pochi giorni fa assiot – l’associazione di cui facciamo parte che raggruppa i costruttori di organi di trasmissione e ingranaggi – ha diffuso i dati relativi all’andamento dell’industria italiana del nostro settore nel 2014. Lo studio ha evidenziato un aumento del 4,6% di fatturato rispetto al 2013 per un valore complessivo di quasi 6.550 milioni di euro.
Positive anche le previsioni per il primo semestre di quest’anno, dove si prevede una ulteriore crescita dell’1% o del 2%.

Posso dire, tutto sommato, che il bilancio di MICROingranaggi non si discosta molto da quanto emerso dallo studio di assiot, anche se il nostro andamento è stato leggermente diverso. Abbiamo infatti avuto una crescita del fatturato pari al 5% nel 2013 rispetto al 2012, mentre, per quanto riguarda lo scorso anno, abbiamo sostanzialmente uguagliato il trend del 2013, confermando un fatturato complessivo leggermente superiore ai 5.200.000 euro.
Un risultato, questo, di cui siamo molto soddisfatti, soprattutto perché siamo riusciti a compensare circa un 20% del fatturato 2013 che era derivato da una importante commessa, che si sapeva sarebbe stata limitata a quell’anno.
Buoni anche i risultati ottenuti da MICROingranaggi all’estero e principalmente in Germania, mercato sul quale per ora abbiamo deciso di continuare a dedicarci.

Per il resto, e ormai chi ci conosce lo sa, perseguiamo imperterriti la nostra strategia incentrata sugli investimenti, a partire dall’ampliamento del nostro parco macchine. A breve, infatti, installeremo nella nostra officina un nuovo macchinario particolarmente innovativo, di cui però al momento preferisco non anticipare alcunché. Ne parleremo dopo l’installazione.
L’altro grande investimento, che mi piacerebbe riprendere su questo blog in maniera più approfondita prossimamente, riguarda un riassetto organizzativo dell’azienda nel suo insieme. Riassetto che abbiamo iniziato lo scorso anno con la ristrutturazione della nostra officina secondo le linee guida della lean manufacturing. Quello a cui vorremmo dedicarci quest’anno riguarda una riorganizzazione aziendale nel suo insieme al fine di aumentare la nostra efficienza operativa al livello generale. Mi riferisco quindi a una revisione ed eventuale ristrutturazione di vari aspetti: dalle mansioni del personale alla revisione della documentazione tecnica legata al flusso produttivo, fino ad arrivare all’analisi di costi interni e marginalità.

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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