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Dal settore Punti di vista

È utile stipulare un accordo di riservatezza?

Ogni tanto in questo blog mi capita di parlare di vincoli di riservatezza, ovvero di veri e propri accordi di non divulgazione scritti e sottoscritti, attraverso i quali le parti firmatarie decidono di non svelare le informazioni contenute in tali documenti.
Mi capita di parlarne così spesso perché, come sapete, la maggior parte dei progetti che MICROingranaggi segue è coperta da questi vincoli. E noi, ovviamente, manteniamo la massima riservatezza in proposito.

Ma è davvero utile stipulare un accordo di riservatezza?

Dal punto di vista di un’azienda che deve mantenere riservato un progetto, sicuramente sì. Anche perché spesso parliamo di prodotti che devono ancora essere brevettati e, se le informazioni a esso inerenti vengono divulgate, tale procedura non potrà più essere avviata.

Siglare un accordo di riservatezza, tutto sommato però, può essere positivo anche per chi siede dall’altra parte del tavolo, anche se purtroppo accade spesso che alcune informazioni trapelino ugualmente. Ora, siccome i produttori sanno che questo può succedere, in tutti quei settori dove la riservatezza è essenziale (come aerospace e difesa) finiscono per tutelarsi andando ben oltre tali accordi.

Non è raro infatti trovare chi commissiona le diverse componenti di uno stesso progetto a più fornitori, in modo tale che nessuno di essi possa risalire al progetto completo. In genere, però, questo è fattibile solo quando si tratta di mera produzione, perché se quella stessa componente oltre che prodotta, deve anche essere progettata da un soggetto esterno, allora il discorso cambia. Cambia, perché diventeranno fondamentali anche tutte le informazioni di contorno, e quindi – nella maggior parte dei casi – si dovrà poter accedere all’intero progetto.
Settori come difesa e aerospace in genere progettano tutto internamente, ma lo stesso non accade in altri comparti che chiedono comunque la massima riservatezza.

Ed è proprio questa una delle ragioni per cui, secondo me, è utile siglare tali contratti.
Mi spiego meglio. Come ho scritto più volte in questo blog, per uno studio di progettazione esterno a un’azienda è essenziale, prima di emettere un preventivo e prima di iniziare un lavoro, conoscere tutte le specifiche progetto, ma spesso e volentieri i clienti ci dicono solo il minimo indispensabile, arrivando anche a omettere informazioni essenziali. E una delle ragioni principali di tale comportamento deriva dal timore di divulgare informazioni riservate.

Arrivare a sottoscrivere un vincolo di riservatezza porta, nella maggior parte dei casi, i clienti ad aprirsi di più e a darci tutte le informazioni che ci occorrono per poter svolgere il nostro lavoro.

Qual è il vostro punto di vista in proposito? Quanto ritenete possa essere utile stipulare o siglare un accordo di riservatezza? Pensate ci possano essere delle controindicazioni in proposito?

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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